Il futuro non ha tempo per chi fa tutto
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Il futuro non ha tempo per chi fa tutto

5/21/2025

Nel business, come nella vita, spesso rincorriamo il 100%. Ma se bastasse focalizzarsi solo su quel 20% che davvero fa la differenza?

Il paradosso dell’efficienza

Abbiamo imparato a correre dietro ai numeri, a ottimizzare tutto, a fare sempre di più. Ma nel mio lavoro – e nella mia vita – ho capito che il vero impatto non arriva dalla quantità. Arriva dalla qualità, dalla scelta accurata delle priorità. Il principio di Pareto ci insegna che l’80% dei risultati deriva spesso dal 20% delle azioni.
Ma se ci fermiamo a riflettere, capiamo che non lo applichiamo quasi mai davvero.

Perché è difficile accettare che tante cose che facciamo, che produciamo o inseguiamo, in realtà non servano a molto.

Nel digital marketing, per esempio, spesso il traffico viene da poche pagine, i lead da poche azioni ben studiate. Eppure passiamo ore su task marginali, con la paura di perdere qualcosa, o peggio ancora, per sentirci produttivi.

Addio vecchio marketing, benvenuta consapevolezza

Cito spesso l’intervista di Ryan Law, Director of Content di Ahrefs, che ha dichiarato senza mezzi termini: “Tra 10 anni, il contenuto educativo nei blog avrà zero valore per il marketing.” E se lo dice lui, che lavora per uno dei blog più letti al mondo nel settore SEO, vale la pena ascoltarlo.

Perché?
Perché il modo in cui le persone cercano risposte sta cambiando. Le AI generative stanno diventando il nuovo browser. Le domande troveranno risposte integrate nelle nostre app, nei social, nelle email. Ma non è un addio alla conoscenza, è un’evoluzione. L’AI dovrà comunque attingere a contenuti autorevoli, a fonti ben costruite. Il punto è che cambia la forma, e cambia il valore percepito.

E allora?
Smettiamo di inseguire la produzione di massa e iniziamo a costruire senso. Non articoli per Google, ma pensieri per le persone. Non solo SEO, ma etica, profondità e autenticità. Questo per me non è un problema: è una benedizione. Ci costringe a fare meglio, a scegliere con cura, a rallentare.

Torniamo all’essenziale

Nel mio lavoro cerco ogni giorno di capire dove mettere davvero il mio tempo, il mio pensiero, il mio cuore. Anche quando creo strategie digitali, cerco di vedere oltre le metriche.
Chi sto aiutando?
Che tipo di impatto sto generando?
Cosa resterà dopo che l’algoritmo sarà cambiato di nuovo?

Il principio 80/20, se lo interiorizziamo, non è solo una regola di efficienza. È una filosofia di vita. Significa liberarsi dal rumore. Togliere, semplificare, focalizzarsi su ciò che conta davvero. Per me questo 20% sono le relazioni autentiche, le parole dette con cura, le scelte che fanno bene non solo al business ma anche alle persone.

È lì che voglio stare. È lì che credo stia la vera rivoluzione.